Spazi Calmi
Un luogo sicuro per una prevenzione antincendio inclusiva
Lo Spazio Calmo, come definito nel capitolo S4.9.1 del Codice di Prevenzione Incendi, è un "luogo sicuro temporaneo in cui gli occupanti possono attendere i soccorsi e ricevere assistenza per completare l’esodo".
Si tratta di un’area fondamentale per la gestione delle emergenze all'interno degli edifici, in particolare nella progettazione antincendio inclusiva, che deve allo stesso tempo:
- essere contigua e comunicante con una via di esodo o esservi inserito, ma senza costituire intralcio all’esodo stesso
- avere le caratteristiche di un compartimento o di uno spazio scoperto dal quale sia possibile raggiungere il luogo sicuro finale senza dover rientrare nel compartimento interessato dall’incendio
La superficie dello spazio calmo dev’essere calcolata sulla base della valutazione del rischio e tenendo in considerazione la tipologia di occupanti supposta
A questa superficie minima va aggiunto lo spazio necessario per la manovra degli ausili alla mobilità. Si può inoltre prevedere la presenza di elementi a supporto delle persone occupanti, come ausili all’esodo e indicazioni sui comportamenti da tenere in attesa dei soccorsi.
Comunicazione bidirezionale: il cuore dello spazio calmo
Il Codice di Prevenzione Incendi prevede che ogni spazio calmo sia dotato di un sistema di comunicazione bidirezionale, che permetta agli occupanti di segnalare la propria presenza e richiedere assistenza.
Le norme tecniche di riferimento per la progettazione e le prestazioni di questi sistemi sono oggi le IEC/EN 62820, che aggiornano la precedente EN 50486 introducendo i sistemi interfonici avanzati (ASBIS).
In particolare, le linee guida a cui fare riferimento sono da individuare nella EN 62820‑2 (Requisiti per sistemi di intercomunicazione di edificio di sicurezza avanzata - ASBIS) e nella EN 62820‑2 / 3‑2. (“Guida applicativa. Sistemi avanzati di intercomunicazione di edificio per fini di sicurezza - ASBIS).
Alcune delle linee guida presenti:
- qualità audio elevata, che permetta comunicazione vivavoce chiara anche in ambienti rumorosi
- affidabilità e diagnostica
- resistenza ambientale e meccanica, con dispositivi progettati per resistere a temperature estreme, urti, vibrazioni, polvere e acqua
- interfaccia accessibile tramite pulsanti ben identificabili, LED di stato per conferma della chiamata e supporto per utenti con disabilità
- architetture di rete resilienti e server ridondati per garantire continuità di servizio in caso di guasti
- registrazione e log degli eventi per audit e analisi post-intervento
- dispositivi di allarme e interfono separati, con layout chiari e intuitivi per gli utenti
Scegli solo prodotti conformi per i tuoi impianti
Installare sistemi ASBIS conformi alle EN 62820 2 e 3 2 significa non solo garantire sicurezza reale agli occupanti vulnerabili, ma anche ridurre rischi legali e responsabilità per la tua impresa.
I sistemi interfonici Commend rispondono pienamente a questi requisiti, offrendo comunicazione ad alta intelligibilità, test automatici programmabili, resistenza ambientale e supporto alla continuità operativa, integrandosi perfettamente con i centri di gestione delle emergenze.
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